Dopo una tremenda primavera, una primavera davvero fredda, in cui si è sfiorata la gelata (che invece non ha risparmiato tanti colleghi nelle zone pianeggianti), lo sviluppo fenologico è decisamente in ritardo, verosimilmente di 3-4 settimane rispetto alla media, vedremo se ci sarà un recupero, nel frattempo incrociamo le dita perché non arrivi la grandine, quella del 2 giugno dello scorso anno fu così devastante che, oltre a pregiudicare il primo raccolto nelle vigne sul Lago di Como, danneggiò coì tanto i tralci che lo scorso inverno in potatura i tralci danneggiati si sono spesso spezzati.
In agricoltura, quindi in viticoltura, le avversità sono purtroppo davvero tante, si possono prendere molte precauzioni, quali le reti antigrandine, ma spesso non bastano.
Incrociamo le dita.